
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
Palazzo Morando Attendolo Bolognini è una dimora di chiara impronta settecentesca collocata nel cuore di Milano.
Costruito verso la fine del Cinquecento, l’edificio nel corso dei secoli viene abitato da importanti famiglie nobiliari fino al 1903, quando diventa l’abitazione della contessa Lydia Caprara di Montalto e di suo marito Gian Giacomo Morando Attendolo Bolognini.
Alla morte della contessa, nel 1945, il palazzo insieme agli arredi che ne facevano parte viene donato per legato testamentario al Comune di Milano che, coerentemente alla volontà della nobildonna, si impegna a farne una sede museale.
Le stanze del palazzo, ereditate dal Comune di Milano, contenevano la ricca collezione della famiglia Morando, comprendente dipinti, arredi e diversi oggetti d'arte decorativa. Come era nella prassi dell'epoca le raccolte vennero smembrate, suddivise per tipologia e unite a quelle già esistenti in altri edifici comunali. Il piano nobile di Palazzo Morando venne così destinato ad ospitare i dipinti di Luigi Beretta, una ricca campionatura di raffigurazioni della città di Milano, donata al Comune fin dal 1934. Con il nome di Museo di Milano il palazzo venne aperto al pubblico nel 1958.
Nel 1996 un nuovo allestimento ha restituito a Palazzo Morando la sua doppia identità di dimora signorile e di grande pinacoteca dedicata all'iconografia di Milano. Molta parte delle collezioni Morando Bolognini, con alcune integrazioni, sono state ricollocate in un'ala dell'edificio riproposta come abitazione, mentre nell'altra ala è stata mantenuta la destinazione a raccolta di dipinti.
In Museo sono esposte anche alcune delle opere della collezione Litta provenienti dall’Ospedale Maggiore, qui donata nel 1899 da Eugenia Litta Visconti Arese: si tratta di ritratti di famiglia – tele e sculture - databili tra il XVII e il XIX secolo, la cui storia è resa con immediatezza da due grandi alberi genealogici dipinti.
Nel 2010 Palazzo Morando è stato destinato ad accogliere la collezione di Moda e Costume del Comune di Milano. Nelle sale della cosiddetta "ala nuova" viene così valorizzata, attraverso esposizioni periodiche, la ricca collezione di abiti e accessori della Città di Milano.